La differenza tra liquore e distillato

Feb 11, 2018

La differenza tra distillato e liquore

Non tutti conoscono la differenza tra distillato e liquore, due bevande dai sapori unici che non mancano mai sulle nostre tavole. È importante, per gustarli al meglio, chiarire cosa sia l’uno e cosa sia l’altro. Il primo si ottiene dalla distillazione, mentre il secondo è realizzato tramite un processo completamente diverso.
Vediamoli nel dettaglio:

 

Distillato

Questo prodotto si ottiene tramite un processo chiamato distillazione, nel quale viene utilizzato l’alambicco in modo da concentrare l’alcool del fermentato. L’alambicco è riempito con mosto fermentato e filtrato. Il liquido così ottenuto è portato ad ebollizione, poi raffreddato in modo da concentrare i suoi vapori. La distillazione permette di separare la maggior quantità di alcool possibile, insieme agli elementi aromatici eliminando la massima quantità di acqua. La distillazione viene ripetuta due volte. Il prodotto della prima viene scartato, mentre è il secondo liquido quello più nobile e pregiato. 

Il distillato così ottenuto, per poter essere degustato, viene sottoposto ad altre operazioni che sono:
– riduzione del grado alcolico;
– refrigerazione, per rendere limpido il liquido;
– filtrazione, non sempre obbligatoria;
– correzione del colore.

Infine si passa all’invecchiamento, generalmente in botte. È così che si ottengono i migliori distillati. 

Con la distillazione si realizzano bevande alcoliche di grande pregio come i whisky, distillati di orzo maltizzato o di cereali; il Cognac, ottenuto dalla distillazione di vino di tre uve ugni blanc, folle blanc e colombard; il rum, prodotto dalla fermentazione e successiva distillazione di succo di canna o melasse e sciroppi; la grappa, distillato di vinaccia che si produce solo in Italia, principalmente al nord; la vodka, distillato di cereali russo o polacco.

In sintesi, per ottenere un buon distillato, le materie prime di partenza sono zuccherine fermentabili.
Tra i più diffusi tra i nostri prodotti troviamo l’amaro del Vulcano antica specialità siciliana.

Liquore

Rientrano in questa categoria le bevande tra i 30° e i 50° ottenute dalla miscelazione di alcool, acqua, zucchero con sostanze aromatizzanti come frutta, fiori, erbe, semi, piante, radici. Spesso è prevista anche l’aggiunta di coloranti artificiali o naturali, come ad esempio il caramello. 

I liquori si distinguono in base alla metodologia di preparazione:
– per macerazione;
– per distillazione di un infuso alcolico;
– per percolazione, una tecnica industriale che da vita a liquori di scarsa qualità.

La differenza fondamentale tra distillato e liquore, oltre, chiaramente, alla tecnica di produzione, sta nel fatto che nei primi i componenti più importanti sono alcool e profumi, nei liquori, invece, sono le sostanze aromatizzanti. Ecco come queste vengono utilizzate per produrre i liquori più famosi liquori: 

liquore Fuoco dell’Etna;

liquore limoncello dell’Etna;

liquore alle fragoline di bosco;

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Nel 1924, dopo più di 50 anni dall’esordio sul mercato, il Comm. Alfio Fichera rileva l’azienda che oggi porta il suo nome e, insieme ai figli e ai suoi più stretti collaboratori, dà vita a una vera e propria famiglia aziendale che lavora con grande spirito di solidarietà e di intraprendenza per portare la distilleria ad altissimi standard qualitativi.

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